Una grande azienda, la Manuelli, che sostiene I'economia del Paese e da lavoro a migliaia di operai. II suo presidente, vecchio padre della rinascita industriale italiana che parla di se solo in terza persona ma adesso sopravvive in un triste decline. II figlio di lui, inetto e velleitario: la patente ritirata per la solita corsa con un'auto sportiva e una carica di vicedirettore generale per la quale viene irriso da tutti. II direttore del Personale, abile e cinico quanta basta per "mettere in mobilita" senza alcun turbamento centinaia di dipendenti, ma con la segreta debolezza dell'amore per la poesia. E il direttore generale, il solo a non mostrare cedimenti: Mauro De Blasi, manager dotato di tutta la fermezza, l'eleganza diplomatica, la ferocia necessarie al suo ruolo - e anche di una moglie giovane, bellissima e scema. E poi ancora segretarie avvenenti о inacidite, autisti e telefoni che squillano, squillano senza sosta per questioni di lavoro e di soldi, d'amore e di tradimenti.